Passeggiate romane: il Gianicolo, cosa vedere
Fra le mie passeggiate romane il Gianicolo ha preso posto molti anni fa, quando ancora non vivevo in provincia di Roma, per vedere una delle panoramiche più belle della capitale di sera proprio dalla sua famosa terrazza. Fare una passeggiata serale al Gianicolo con le luci della luna e della città in lontananza è sicuramente romantico e affascinante, altrettanto lo è stato per me in una delle prime mattinate primaverili di quest’anno, quando finalmente siamo tornati a poter uscire. Ci sono tornata poi la scorsa domenica col cielo coperto, approfittando di una mattinata estiva senza sole, insieme alla mia famiglia. In queste ultime occasioni oltre alla bellezza paesaggistica del luogo, mi sono soffermata ad apprezzarne la storia e i monumenti che vi si incontrano.
Secondo la tradizione al Gianicolo, colle romano che sorge sulla riva destra del Tevere, è avvenuto il martirio di San Pietro, ed è stato poi teatro di una battaglia garibaldina nel 1849 in difesa della Repubblica Romana. Dopo l’Unità d’Italia divenne parco pubblico e memoriale del Risorgimento. E proprio camminando fra i suoi verdi viali incontrerete busti e statue celebrativi di personaggi illustri della nostra storia.
La mia passeggiata comincia dalla Chiesa di San Pietro in Montorio con il Tempietto del Bramante, proseguendo si incontra l’Ossario Garibaldino e continuando la Fontana dell’acqua Paola. Prendiamo quindi la Passeggiata del Gianicolo costeggiata dall’Orto botanico e iniziamo ad incontrare i primi busti marmorei fino alla Piazza Garibaldi dove campeggia la statua equestre di Giuseppe Garibaldi e dove si apre la famosa terrazza su Roma. Oltrepassando la piazza, incontriamo il monumento equestre dedicato ad Anita Garibaldi e infine il Faro.
La Chiesa di San Pietro in Montorio e il Tempio del Bramante
La Chiesa di San Pietro in Montorio si affaccia sull’omonima piazza dove si può già osservare una prima veduta della città dall’alto e da qui potrete anche scegliere di proseguire la vostra passeggiata scendendo verso Trastevere. Secondo la tradizione in questo luogo sarebbe avvenuta la crocefissione di San Pietro. La Chiesa ha origini medievali, ma fu poi fatta ricostruire in seguito e all’esterno presenta uno stile rinascimentale, l’interno ha una sola navata con cappelle laterali con ricchi stucchi e pitture di notevole pregio artistico. In uno dei chiostri della chiesa si nasconde un vero tesoro, il Tempietto del Bramante, opera del grande architetto rinascimentale. L’edificio di pianta circolare si erge su tre gradini, ha un colonnato di sedici colonne ed è sormontato da una cupola, capolavoro di proporzione e ricerca geometrica. Al momento della mia visita l’ingresso, gestito dall’Accademia di Spagna, è libero ma scandito in piccoli gruppi ogni mezz’ora. Per gli orari di apertura date un’occhiata qui.
Il Mausoleo Ossario Garibaldino e la Fontana dell’acqua Paola
Proseguendo la nostra passeggiata al Gianicolo, incontriamo il Mausoleo Ossario Garibaldino, un ampio quadriportico in marmo bianco. Sorge su una gradinata in un’area recintata, su ogni lato vi si aprono tre grandi archi dal quale è possibile intravedere un ara in granito rosso. Il monumento accoglie le spoglie dei caduti durante le battaglie per Roma Capitale dal 1849 al 1870, fra cui anche quelle di Goffredo Mameli autore del nostro inno che fu colpito a morte proprio sul Gianicolo.
A poca distanza possiamo già intravedere l’imponente Fontana dell’acqua Paola, anche detta il fontanone del Gianicolo, una scenografica e ampia fontana voluta da Papa Paolo V Borghese per il ripristino dell’acquedotto Traiano costruita ad inizio Seicento. Anche nei pressi del Fontanone un ampio belvedere vi farà godere di una splendida vista della città sopra Trastevere.
Il belvedere del Gianicolo e i monumenti celebrativi
Come accennato la Passeggiata del Gianicolo, viali alberati di platani, è accompagnata dalla presenza di busti celebrativi collocati qui dalla seconda metà dell’Ottocento, oggi se ne contano 84. In piazza troviamo invece il grande monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi, sul punto più alto del colle: una statua equestre in bronzo posta su un alto basamento marmoreo con ai lati raffigurazioni bronzee di battaglie e allegorie.
In questa piazza si apre quindi il famoso Belvedere del Gianicolo, affacciandovi da qui potrete osservare Roma e distinguere i suoi monumenti più noti come l’altare della patria e le cupole di numerose chiese.
Proprio sotto il belvedere su una terrazza più piccola avviene il tradizionale sparo del Cannone del Gianicolo. Tutti i giorni a mezzogiorno viene sparato un colpo di fucile a salve da uno storico cannone, l’uso di segnare così il tempo e dare l’avvio al suono delle campane delle dodici fui voluto da Pio IX nel 1847, questo rito quotidiano attira turisti e curiosi. Quindi se siete nei paraggi intorno a quell’ora non ve lo perdete.
Superata la piazza, continuando la passeggiata incontriamo il monumento in bronzo ad Anita Garibaldi raffigurata a cavallo mentre impugna una pistola e porta in braccio il figlio, mentre sui lati del basamento che lo sostengono, scene a lei dedicate.
Ultima tappa delle mia passeggiata il Faro del Gianicolo, anche detto Faro degli italiani d’Argentina, fu costruito infatti nel 1911 per iniziativa di un gruppo diemigrati italiani in Argentina in occasione del cinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Da questa passeggiata potete proseguire verso il Vaticano oppure come suggerito prima continuare verso Trastevere. Le passeggiate romane per me non finiscono mai e ogni volta anche tornando nello stesso luogo riesco a cogliere particolari e aspetti sempre nuovi, vivendo così nuovi momenti del mio tempo migliore.
Voi siete stati al Gianicolo? Vi piace questa zona di Roma? Quali altre passeggiate sono imperdibili? Io ve ne suggerisco due che potete leggere qui: La via Appia Antica al Tramonto e cosa vedere a Roma per la prima volta in un giorno. E aspetto i vostri suggerimenti.
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