Il Natale sta arrivando! Weekend ai mercatini e villaggio tirolese ad Arezzo
Santa Maria della Pieve e il Duomo
Più tardi ci spostiamo al Prato, ma prima facciamo tappa alla Chiesa di Santa Maria della Pieve e al Duomo che sono lungo la strada, per avere un assaggio d’arte e di storia di Arezzo dove certo torneremo per un fine settimana culturale. La torre campanaria della Chiesa di Santa Maria della Pieve, detta dei cento buchi per le bifore che si aprono sulle sue facciate, con la sua altezza, è ben riconoscibile da diverse strade del centro, la facciata su corso Italia è di stile romanico e l’interno maestoso a tre alte navate con archi a tutto sesto e cappelle laterali. L’abside semicircolare invece lo si può ammirare in piazza Grande con archi ciechi a tutto sesto e loggiato a monofore. Più su, sulla sommità del colle raggiungiamo il Duomo, cattedrale dei Santi Pietro e Donato, straordinaria opera di arte gotica. La facciata a tre portali con ricche decorazioni scultoree rispecchia la suddivisione a tre navate interne con campate coperte da volte a crociera e scandite da pilastri a fascio, ciò che mi ha colpito di questa chiesa sono le bellissime vetrate istoriate di Marcillat di cui sono anche alcuni cicli di affreschi, il coro ligneo del cinquecento è stato realizzato su disegno del Vasari. Sul retro spicca l’alto campanile di pianta esagonale cuspidato, con lunghe finestre monofore sui lati. Torneremo in questi luoghi con più calma per goderne della straordinaria bellezza artistica e vi racconterò.Il Prato e le luci della sera
Tornando ai nostri mercatini, sul Prato sono allestite casette tutto intorno, mentre al centro troviamo la grande giostra torre alta 40 metri, la pista di pattinaggio e lo scivolo su ghiaccio, il planetario dove ad orari prestabiliti con sistema 3d si possono osservare le stelle, e ancora il villaggio dei mattoncini della Lego. In questa zona non ci siamo soffermati moltissimo, siamo ritornati in Piazza Grande per vederla con le luci della sera, un vero e proprio spettacolo di colori e incanto, e facendo altra sosta per assaggiare lo strudel e il vin brûlé. La sera abbiamo cenato in uno dei tanti ristorantini tipici toscani del centro, un consiglio è quello di prenotare in anticipo o chiamare prima per capire se c’è posto perché di sera c’è tantissima gente. Abbiamo assaggiato il peposo, piatto di carne di cotto nel vino e pepe nero, e tagliatelle con radicchio e pere. Tutto squisito.Il centro e la casa di Babbo Natale
Domenica mattina abbiamo passeggiato per le strade del centro dove si affacciano accoglienti bar con sale interne dall’atmosfera calma e rilassante, botteghe artigiane orafe, di lavorazione pelle e restauro. Non potevamo mancare di fare una capatina alla Basilica di San Francesco, costruita in pietre e mattoni, la facciata esterna semplice e austera, l’interno con un’unica ampia navata, contiene numerose opere d’arte, fra cui il celebre per il ciclo pittorico della Leggenda della Vera Croce, opera di Piero della Francesca della seconda metà del Quattrocento nella cappella Bacci.
Torniamo in piazza Grande per vedere la Casa di Babbo Natale, allestita all’interno di palazzo di Fraternità e mentre abbiamo atteso in fila, lunga ma scorrevole, abbiamo mangiato il brezel appena sfornato. L’ingresso è a pagamento, all’interno un grande babbo natale luminoso e la slitta dove ci siamo fermati a fare tante foto col nostro bimbo, elfi trucca bimbi e ritrattisti, e poi l’ufficio postale per le letterine e infine l’incontro con un simpatico Babbo Natale con cui fare foto di famiglia.