Appunti del lunedì. Natura, gusto, arte e networking
Questa settimana a cavallo con le vacanze di Pasqua è stata molto varia, ho vissuto momenti del mio tempo migliore dedicati sia alla mia famiglia che ai miei interessi: Natura, gusto, arte e networking. Eccoli qui:
Cerwood: il parco avventura più grande d’Italia
Quest’anno ho deciso con la mia famiglia di trascorrere la Pasqua in visita da parenti in Emilia Romagna, per poterci rilassare e staccare la spina dal quotidiano. Il giorno di Pasquetta lo abbiamo trascorso al più grande parco avventura d’Italia: Cerwood in località Cervarezzo in provincia di Reggio Emilia.
Il parco di Cerwood è una grandissima area naturale che si estende all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, dove fra faggi secolari e sentieri è possibile fare tante attività e giochi o semplicemente passeggiare e godere della bellezza della natura.
L’ingresso al parco è gratuito, mentre le attività sono a pagamento e ci sono diverse combinazioni e pacchetti. Noi abbiamo scelto percorsi avventura e area gioco per il nostro bambino che si è divertito a muoversi fra ponticelli sospesi, carrucole e passaggi fra gli alberi, ovviamente tarati per la sua età. I percorsi avventura sono infatti studiati per fasce d’età, da quelli per bambini a quelli per adulti con gradi di difficoltà diverse. Il personale fornisce e sistema l’imbracatura adatta, da spiegazioni tecniche ed è sempre disponibile sul posto.
L’area gioco era molto carina, aveva giochi in legno tra cui un castello e una fattoria e un vero mini cantiere dove i bimbi con mattoni, gru e carriole si divertivano a costruire una casetta. Non mancava il classico gonfiabile e l’area con la sabbia.
A disposizione dei visitatori ci sono anche tavoli da pic-nic oppure una tavola calda.
C’erano altre cose che non abbiamo fatto in tempo a provare fra cui la pista tubby, ma magari una puntatina in piena estate ci sta.
Fico Bologna
Tornando verso Roma, il martedì facciamo tappa da Fico a Bologna, un grande parco tematico dedicato al cibo italiano dove si trovano 26 ristoranti e tante esperienze culinarie, 20 attrazioni e giostre, 7 aree a tema. Fico offre la possibilità di partecipare anche a corsi come quelli per fare la pasta o degustazioni dedicate al vino, vedere delle lavorazioni ed è possibile acquistare i vari prodotti enogastronomici esposti.
Prima di entrare ci accoglie una piccola fattoria con tacchini, mucche, pecore, asinelli. L’ingresso ha un costo di 10 euro a persona con l’acquisto del biglietto online. All’interno sono disponibili dei mini tour di mezz’ora per scoprire il parco che comprende una grandissima area al coperto, un luogo piacevole dove abbiamo trascorso l’intera giornata, soprattutto poiché lungo tutto il percorso ci sono tante aree dedicate ai bambini. Dalle giostre multimediali a tema fuoco, animali, terra, in particolare in quest’ultima anche con un labirinto di legno, ai trattorini a pedali con cui percorrere la pista e andare in giro, la grande forma di parmigiano Reggiano, (in polistirolo ovviamente) dove potersi infilare, la giostra con scivoli e girandola a forma di pasta, una spiaggia con gazebo e sdraio, l’arena per gli eventi, la giostra a forma di bottiglia d’olio gigante e quella stile carosello dove poter cavalcare dolciumi (anche se questa al momento della nostra visita non era in funzione). E poi c’erano tartarughe di terra, conigli e acquari.
Abbiamo avuto l’imbarazzo della scelta nello scegliere dove fermarci a mangiare, dalla carne al pesce, dalla pasta alla pizza, tutto era davvero invitante e molti angoli proponevano piatti regionali italiani. Abbiamo optato per qualcosa di locale e abbiamo scelto il ristorante bolognese: tigelle miste, maialino al forno con verdura di stagione e brasato di pancia di vitella su purè di patate, come dolce mascarpone con crema di zabaione nocciole e scaglie di cioccolato. Tutto è stato assolutamente squisito e di ottima qualità.
Mostra Van Gogh a Palazzo Bonaparte a Roma
Prorogata fino al 7 maggio la mostra di Van Gogh a Palazzo Bonaparte a Roma. Per fortuna! Così sono riuscita ad organizzarmi per andare a vederla. Le mostre di pittura non sono fra i miei aventi preferiti, ma ci sono artisti imperdibili secondo me e uno di questi è proprio Van Gogh.
La mostra inizia da un primo filmato che descrive a grandi linee i fatti della vita del pittore, i luoghi dove ha vissuto, gli artisti che ha incontrato, il suo carattere e di come questi elementi nel tempo hanno influito sul suo stile. Purtroppo Van Gogh non ebbe successo in vita, ma il suo genio fu riconosciuto dopo la sua scomparsa da Helene Kröller-Müller che mise insieme una gran collezione dei suoi quadri dando vita all’odierno Kröller-Müller museum dal quale provengono appunto le opere esposte in questa mostra.
La mostra ripercorre la vicenda umana ed artistica di Van Gogh, con una narrazione cronologica arricchita da proiezioni alle pareti di sue frasi o intere lettere tratte dalla ricchissima corrispondenza che scambiava col fratello Theo, in riferimento alla vita o all’arte.
Sono a disposizione dei visitatori delle audio guide che descrivono le opere maggiori. È stato straordinario vedere come la sua arte, l’uso del colore, i soggetti, cambiassero rispetto ai luoghi dove ha vissuto, rispetto ai suoi tormenti interiori, e come il cambiamento stesso sia visibile in alcuni momenti in particolare, come i quadri del periodo parigino. Straordinaria la sua produzione artistica, straordinario l’uso della pittura come mezzo di espressione anche nel suo autoritratto, che non fu l’unico ma usato più e più volte per sperimentare.
Fra le sale c’è anche una video istallazione con pareti a specchio e grandi cerchi dove vengono proiettare, luci, stelle, scie, fiori, dei suoi quadri, un esperienza immersiva con suoni e musica: la notte stellata.
Non mi dilungo sulla descrizione di opere o della vita dell’artista, non ne ho le competenze, quello che vi posso raccontare sono le sensazioni che mi ha lasciato, un senso di profonda ammirazione per un genio che non ebbe una vita felice, ma che con la sua arte ha lasciato un’impronta ineguagliabile e indelebile nel mondo dell’arte. Avete ancora un po’ di giorni per andarci ecco qui il link.
Silicon Drinkabout Rome, evento di Workshop e Networking
Come vi ho raccontato già in articoli precedenti, partecipo spesso ultimamente ad eventi di networking, formativi e in ambito digitale considerandoli il mio tempo migliore. Ho bisogno di costruire relazioni professionali per confrontarmi con altri liberi professionisti, per trovare nuove idee e allargare quindi la mia rete di contatti, creare sinergie e collaborazioni.
Ho partecipato quindi con piacere e curiosità all’evento organizzato da Silicon Drinkabout Rome dedicato a startup, innovatori e professionisti del digitale, presso la Casa delle Tecnologie Emergenti, uno spazio polifunzionale dedicato alla creazione di startup e all’innovazione all’interno della stazione Tiburtina.
Questo format prevede sia momenti di workshop, stavolta tenuti da due coach, che momenti di presentazione di startup, progetti e professionisti, segue un momento informale di aperitivo in cui si può fare networking. È un ambiente giovane e molto stimolante dal punto di vista delle nuove idee, viene generalmente organizzato tutti i mesi. Vi lascio qui il link al sito dove ci sono anche tutti i collegamenti ai social per seguirli e restare informati sui prossimi incontri.
Come sempre spero che il mio tempo migliore possa dare anche a te qualche spunto e informazione utile su eventi ed esperienze. Ti va di dare anche tu suggerimenti o condividere una bella esperienza? Ti aspetto nei commenti!
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