Visita a Villa Rufolo, luogo incantato della città di Ravello
Come chiusura di questa estate 2021, ho scelto di visitare Villa Rufolo, luogo incantato della città di Ravello. La città stessa e tutta la costiera amalfitana intorno sono in realtà un incanto, mi ero ripromessa di tornare qui durante il periodo del lockdown quando ho fatto una visita online proprio di tutta la costiera, che ha risvegliato in me la voglia di venire alla scoperta di posti che non avevo ancora visto.
Cosa trovi nell’articolo:
Rispetto alle altre cittadine amalfitane, Ravello non è a livello del mare, questo la rende unica poiché si possono godere dei panorami mozzafiato e immergersi nel blu del cielo e del mare che la circondano.
Come arrivare a Ravello e parcheggio
Si può raggiungere Ravello in auto con l’autostrada Napoli – Salerno prendendo l’uscita “Angri” dal valico di Chiunzi, oppure giungendo da Sorrento e attraversando tutta la strada del litorale. Già facendo questi due percorsi vedrete paesaggi e panorami di incomparabile bellezza. Nel giorno della nostra visita, forse complice il tempo incerto, non abbiamo incontrato traffico. Abbiamo inoltre sostato con l’auto al parcheggio situato sotto la piazza del Duomo, la piazza è raggiungibile tramite una scala e da qui si apre davanti ai nostri occhi il primo scenario spettacolare di Ravello.
Ravello: la piazza e il Duomo
Da un lato una terrazza verso la montagna con le case incastonate nel verde, dall’altra il duomo e le strade verso il centro storico. Secondo me, una delle cose da fare qui è accomodarsi fra i tavolini dei bar all’aperto e guardarsi intorno a 360 gradi, come se vi trovaste in un lussuoso salotto circondati dalla bellezza, coccolati dallo scorrere lento del tempo.
Il Duomo, semplice ed elegante, risale al XI secolo, è stato più volte rimaneggiato ed è dedicato a Santa Maria Assunta e San Pantaleone. Particolare notevole è la sua porta bronzea centrale decorata in formelle figurative, mentre all’interno, destano attenzione due splendidi amboni intarsiati. Spicca sulla piazza il suo alto campanile a due piani con finestre bifore e decorazione a intrecci.
Visita a Villa Rufolo
Accanto al duomo è l’ingresso di Villa Rufolo, luogo incantato della città di Ravello, dagli splendidi giardini con vedute meravigliose sul mare e sulla costa e i coloratissimi fiori. Si accede tramite l’arco ogivale in stile gotico della Torre d’Ingresso, che è coperta da una cupola ad ombrello costolonata.
Da qui inizia il nostro viaggio in questo complesso monumentale accompagnati da musica classica in filodiffusione che ha resto questa esperienza ancora più emozionante. La musica ha un ruolo importante in questa villa, qui si svolge infatti il “Ravello Festival”, una grande rassegna internazionale con eventi legati alla musica classica. Il palco viene posizionato sulla terrazza dei giardini a picco sul mare.
Villa Rufolo è stata fatta realizzare, in epoca medievale, dalla famiglia dal quale prende il nome, che volle come casa un luogo che ne simboleggiasse il potente status politico ed economico. La sua magnificenza andò poi in declino da metà XIII secolo in poi, fino all’acquisto dell’industriale scozzese Sir Francis Nevile Reid che la fece restaurare e fece risistemare i giardini. Si fondono armoniosamente elementi architettonici e decorativi di stile arabo, siculo e normanno con i successivi interventi di recupero.
La prima struttura che si incontra è il Chiostro Moresco, singolare la sua prospettiva che si vede dall’arco di un precedente vano: si sviluppa su tre bracci, al piano inferiore si vedono gli ampi archi ogivali su cui poggia il loggiato con colonnine binate ed archi decorati con intrecci e foglie.
Proseguendo oltre il Chiostro, un cortile porta con una scala alla Torre Maggiore, probabilmente uno degli ambienti più antichi, con i suoi trenta metri d’altezza è divisa in tre piani, al momento della nostra visita era chiusa. Qui si trova parte del giardino di Villa Rufolo, anche detto “Giardino dell’anima” disegnato da Nevile Reid, espressione del romanticismo ottocentesco, con piante, aiuole fiorite, una vasca, un vero piacere passeggiare fra i vialetti con calma. Si arriva così alla Sala dei Cavalieri, un ambiente quadrato sui cui lati si aprono grandi archi ogivali, in passato doveva essere coperta da una cupola e collegata con altri edifici alla torre ma restano solo tracce di mura crollate. La sua funzione resta sconosciuta.
Procedendo fra le aiuole variopinte, palme e piante esotiche arriviamo al belvedere, una terrazza ad elle con pilastri ottagonali fra i quali ci sono sedute in pietra, tutta bianca, coperta da pergolato in legno e fiori. Da qui la vista si perde fra la costa che si protende verso il mare e l’azzurro del cielo, inoltre da questo affaccio si vedono i giardini inferiori della villa con eleganti forme variopinte, dove viene montato d’estate il palco del festival.
Tornando sui nostri passi, entriamo nelle Sale superiori nel corpo centrale di fabbrica. Si tratta di otto sale comunicanti con pavimento vietrese con pochi suppellettili, anche qui, dai balconi, fanno da protagonisti gli straordinari affacci sui giardini e sul mare.
Per raggiungere i giardini inferiori passiamo dalla Sala da Pranzo, un ambiente affascinante in pietra, coperto da volte a crociera e che si apre verso il giardino con archi ogivali. Qui c’è una ricca varietà di piante esotiche e secolari, avanzando fra i viali e le terrazze si arriva ad una delle vedute più conosciute di Ravello, la vista con la costiera, il pino secolare e le cupole della Chiesa dell’Annunziata.
Questi per me sono gli ambienti e gli aspetti che non potete assolutamente perdervi visitando Villa Rufolo, ma visitatela con calma, osservate tutti gli ambienti, tutti gli angoli verdi, i particolari delle facciate e i ritrovamenti più recenti. Tutte le informazioni sugli orari e sulle visite le trovate sul sito ufficiale.
Il patrimonio culturale e paesaggistico ravellese non si esaurisce ovviamente solo con Villa Rufolo, ma avevo tempi stretti ed intanto il cielo si era coperto di nuvole e sono riuscita a fare solo una passeggiata al centro storico, fra botteghe di ceramiche, ville private, hotel, terrazze sul mare, giardini con limoni e pomodorini, scorci magnifici sui terrazzamenti. Come sempre, quando visito un luogo che mi è piaciuto e che mi ha fatto vivere il mio tempo migliore, ho già voglia di tornarci per visitare Villa Cimbrone, le chiese e l’auditorium.
Allora vi è venuta voglia di vedere tanta bellezza? Se non vi ho convito con il racconto date un occhiata alla galleria e al mio profilo Instagram con altre foto e le storie.
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