Passeggiata a Villa Borghese, cosa vedere
Villa Borghese è stato il primo parco verde di Roma che ho visitato insieme a Fabio molti anni fa. Questa splendida area si trova nel cuore della capitale e per la sua grande estensione e per i tanti punti di interesse che si trovano al suo interno decidemmo di fittare una macchina a pedali per avere una primo assaggio e goderci i suoi viali e la sua bellezza. Sappiate che questa soluzione è comunque impegnativa visto che l’area non è pianeggiante, in alternativa ci sono anche quelle con motore o quelle tipo da golf. Oppure fate come me adesso: tornateci più volte per passeggiare e scopritela con i miei consigli.
Oltre la natura lussureggiante di questo parco, troverete musei, monumenti, fontane, statue, un teatro e persino un bioparco. Vi racconto perciò delle tappe che trovo imperdibili, ma non escludo che prossimamente possa aggiungerne altre.
Villa Borghese ha diversi ingressi, quelli che io trovo più comodi sono quello da Piazzale Flaminio vicinissimo alla fermata della metropolitana Flaminio e quello nei pressi della Galleria di Arte Moderna e del Bioparco dove generalmente riesco a trovare parcheggio per l’auto. Da qui potete spaziare nella villa in varie direzioni, non c’è che da scegliere.
Il Bioparco e Il Globe Theatre
La mia passeggiata a Villa Borghese inizia percorrendo Viale di Valle Giulia, costeggiando l’area dei cuccioli, uno spazio dedicato ai nostri amici a quattro zampe, fino al bel portale decorato con statue di animali che è l’ingresso al Bioparco, una grande superficie dedicata alla conservazione delle biodiversità, educazione ambientale e ricerca, dove sono ospitati circa 1200 animali fra mammiferi, rettili e uccelli in uno splendido ambiente botanico con lecci, pini, palme, magnolie e molto altro (fonte https://www.bioparco.it/). Io l’ho visitato molti anni fa e ne ho un bellissimo ricordo ma nessuna foto, non vedo l’ora di portarci il mio bambino.
Poco distante, il Teatro elisabettiano “Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti” è uno dei miei luoghi del cuore di Roma, ho visto qui infatti diversi spettacoli di Shakespeare restando letteralmente rapita dal luogo, dallo svolgersi dell’azione teatrale, dai personaggi, ore che sono volate che mi hanno appassionato molto. Dall’esterno il teatro ha una semplice struttura ellittica bianca e di legno, ma una volta entrati sembra di aver fatto un passo nella storia ad epoca appunto elisabettiana: tutto in legno, palco centrale e visibile a tutto tondo dai palchetti su diversi piani e come copertura il cielo. Inaspettatamente, prima di uno spettacolo ebbi anche la fortuna di vedere un breve intervento del grande Gigi Proietti che ne era il direttore artistico, ricordo emozionante. Purtroppo negli ultimi due anni ho saltato il mio appuntamento estivo in questo luogo magico, ma ci torno, eccome se ci torno!
Templi, Musei e Fontane
Proseguendo la mia passeggiata incontro il Tempio Antonino e Faustina ed alcuni edifici che però ho visto solo dall’esterno, uno è il Museo Pietro Canonica e l’altro è Casino dell’orologio. Il Tempio è una costruzione di fine Settecento realizzata utilizzando materiali provenienti dal Foro Romano e qui è collocata l’antica statua di Faustina. L’edificio del Museo anche detto la “Fortezzuola” per la cinta muraria merlata che lo circonda, ospita le opere di Pietro Canonica, scultore, pittore e musicista, fu anche la sua casa e il suo studio. Il Casino dell’orologio è un edificio a due piani sormontato da una torretta con quattro orologi sormontato da una cupoletta, per un breve periodo fu sede di un museo. Questa costruzione si affaccia su Piazza Siena, l’ampia piazza con galoppatoio dove ogni anno viene svolto un famoso concorso ippico internazionale.
Nella parte più a nord si trova invece la Celebre Galleria Borghese e altri monumenti, ma esplorerò questa zona in una delle mie prossime escursioni raccontandolo in un futuro articolo.
Continuando a camminare in Viale dei Cavalli Marini, incontro una delle fontane più belle della Villa quella appunto dei Cavalli Marini, opera di fine Settecento: in un’ampia vasca circolare scavata nel terreno, spuntano quattro cavalli con corpo di pesce che sorreggono un ulteriore vasca dal quale zampilla l’acqua.
La fontana è posta all’incrocio con altri viali e qui prendo Viale dei Pupazzi e giungo così al Tempietto di Diana, un piccolo e prezioso tempio circolare sempre di fine Settecento, composto da otto colonne che poggiano su un basamento a gradini e sorreggono la cupola la cui volta è finemente decorata. Al suo interno su un basamento c’era la statua della dea.
Il Giardino del Lago
A questo punto prendo il Viale del Lago per giungere in uno dei luoghi più famosi di Villa Borghese, ovvero il Giardino del laghetto con il Tempio di Esculapio. Il laghetto artificiale popolato da papere, uccelli e tartarughe può essere visitato anche con piccole barchette che si noleggiano sul luogo e giungere così nelle vicinanze dell’isolotto dove sorge il Tempietto di Esculapio, con capitelli ionici, è dedicato al dio della medicina. Punto particolarmente suggestivo di Villa Borghese per i riflessi dell’acqua, il verde e i fiori dei dintorni.
Esco dal Giardino del Lago attraversando l’Arco di Settimio Severo, ispirato all’arco trionfale di Tito del Foro Romano e sormontato dalla statua di Settimio Severo, circondato da colorate buganvillee. Non lontano date un’occhiata anche alla Fontana di Esculapio o fontana del Fiocco, una scenografica fonte di rocce sormontata da un arco classico dove c’era la statua di Esculapio.
La terrazza del Pincio e l’Orologio ad acqua
Altro luogo imperdibile di Villa Borghese è la Terrazza Pinciana e lungo il percorso per raggiungerla, si incontrano ancora cose interessanti e da conoscere come il Portico dei Leoni e l’orologio ad acqua. Nell’elegante portico preceduto dalle statue di quattro leoni sono murate lapidi, frammenti e iscrizioni antiche, è preceduto da un grazioso giardino con fontana e piante esotiche.
Un oggetto che sembra uscito dalle favole per la sua forma e per la sua collocazione è l’Orologio ad acqua. Ideato nel 1867 dal frate domenicano Giovanni Battista Embriaco, l’orologio funziona grazie ad un meccanismo ad acqua ed è posto al centro di un piccolo lago su una roccia, è raggiungibile con un ponticello di legno ed è contornato da una rigogliosa vegetazione. Per me ha un fascino magico.
Dalle vicinanze dell’orologio in poi, fra i viali ci sono numerosi busti marmorei di personaggi illustri, ho trovato persino quello di Masaniello, prima di arrivare alla terrazza ho incontrato la fontana del Mosè e poi si è aperto davanti ai miei occhi un ampio spiazzo che si affaccia su piazza del Popolo. La terrazza del Pincio apre lo sguardo su una delle più belle vedute su Roma, particolare è vederla in diversi orari del giorno con il cambiare della luce. Scendendo verso Piazza del Popolo potete seguire uno dei miei itinerari di Roma, quello che tocca il centro storico. A questo punto ritorno indietro passando per viale delle Magnolie e so che presto tornerò ancora per fare nuove esperienze in questo luogo dove la natura e le opere dell’uomo si sposano così armonicamente.
Ho cercato di mettere quante più cose in un unico percorso, ma se avete tempo, tornate più volte a Villa Borghese e godetevi ogni angolo in tranquillità, passeggiate, sedetevi sulle sue panchine a leggere, guardane i suoi particolari e vivetela con calma vi regalerà momenti del vostro tempo migliore.
A voi cosa piace di Villa Borghese e quali sono i vostri parchi preferiti di Roma o della vostra città? Ho raccolto nell’articolo le foto di diversi momenti e luoghi e su Instagram ne troverete altre.
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