Viaggio in Sicilia, III tappa Catania e Taormina

da | 23,Mag,2020 | Sicilia | 0 commenti

Le tappe di oggi del nostro viaggio in Sicilia sono le splendide città di Catania e Taormina, accomunate dalla presenza del mare e tanto diverse nella loro peculiare bellezza.

Riprendiamo il nostro itinerario e ci mettiamo in viaggio verso Taormina, ma in realtà ci rendiamo conto di non voler lasciare l’isola senza aver fatto almeno una passeggiata a Catania. Così dal cuore della Sicilia, ci spostiamo verso la costa ionica e una volta arrivati raggiungiamo subito il centro storico.

Cosa trovi nell’articolo:

Catania

Parcheggiamo nei pressi di Piazza Bellini dove ha sede l’omonimo teatro dedicato al celebre compositore catanese Vincenzo Bellini. L’elegante facciata in stile neobarocco è ricca di ornamenti e allegorie con un portico a tre archi chiusi da cancelli di ferro. È considerato per la sua ottima acustica uno dei migliori al mondo, ho dato un’occhiata alle foto online del suo interno e deve valere la pena poterlo visitare.

Per non tralasciare l’aspetto mangereccio di questa vacanza ci fermiamo all’Ice Cafè dove assaporiamo una buonissima brioches con gelato!

Al centro della piazza La fontana dei Delfini, opera disegnata dall’architetto Giovan Battista Vaccarini, lo stesso autore del progetto della Chiesa della Badia di Sant’Agata che vediamo poco distante da qui sul Corso Vittorio Emanuele II.

La Chiesa della Badia di Sant’Agata è in stile tardobarocco, ha un aspetto potente ed elegante insieme creato dall’alternarsi di linee concave e convesse che danno movimento alla ricca facciata. L’edificio che vediamo oggi è stato ricostruito sulle rovine dell’antica chiesa e convento dedicati a Sant’Agata, andati distrutti dopo il terremoto del 1693. È sormontata da una ampia cupola ottagonale sulla quale si può salire per ammirare uno dei più bei panorami della città.

Poco più avanti troviamo la maestosa Cattedrale che si affaccia sulla spaziosa piazza Duomo, è dedicata a Sant’Agata protettrice della città e alla Vergine. La sua costruzione risale al 1094, ma è stata riedificata più volte in seguito a terremoti che hanno colpito la città. Una balaustra di pietra bianca ornata da statue corre davanti al sagrato della chiesa. La facciata, riccamente decorata, è divisa in tre ordini e presenta sculture marmoree della Santa. Purtroppo abbiamo fatto questa passeggiata in orario in cui le diverse chiese erano chiuse.

La visuale della piazza con le due chiese in prospettiva è di grande impatto scenografico, inoltre al centro troviamo la rinomata fontana dell’elefante, simbolo della città. Chiamato “liotru”, intorno alle sue origini e alla sua presenza sono legate diverse storie e leggende.

Poco distante dalla piazza la fontana dell’Amenano, risalente al 1867 in marmo di Carrara, rappresenta il fiume Amenano che scorre sotto la piazza.

Dopo questo giro, veloce ma che ci ha lasciato un bellissimo ricordo, ci spostiamo verso Taormina.

Taormina

A Taormina abbiamo prenotato in un piccolo b&b Camere Il Leone, estremamente essenziale, ma in una posizione comodissima per muoverci a piedi, vicino al centro ed economicamente accessibile.

Arriviamo nel pomeriggio, giusto il tempo di una rinfrescata e andiamo subito alla scoperta di questa meta tanto ambita dai turisti di tutto il mondo per la sua raffinata bellezza. Adagiata sulla costa a picco sul mare, dalla città dai vivaci colori, lo sguardo corre lungo il suo profilo ricco di vegetazione fino alle spiagge chiare e al blu del mare.

A poca distanza dal nostro b&b facciamo la prima sosta ai giardini in stile inglese della villa comunale, un tempo dimora di una nobildonna britannica Florence Trevelyan. Sono molto graziosi: ci sono vialetti costeggiati da piante locali ed esotiche nonchè edifici molto particolari chiamati “The Beehives”, voluti dalla stessa lady Trevelyan, che somigliano a fantasiosi alveari in pietra con numerosi archi. Qui vediamo un primo incantevole affaccio sul mare.

Dopo un po’ di foto continuiamo verso il centro e “ci perdiamo” fra le sue stradine vivacissime di persone e di colori, di edifici e gradinate, di negozi di artigianato e ristorantini, ci fermiamo al rinomato Bam Bar per assaggiare le sue ottime granite, seduti fra i variopinti tavolini.

Raggiungiamo poi Piazza IX aprile, una stupenda terrazza sul mare contornata da edifici storici: l’ex convento di Sant’Agostino di ispirazione tardo gotica, la Chiesa barocca di San Giuseppe e la torre dell’orologio conosciuta anche come Porta di mezzo. Attraversiamo il Corso Umberto curiosando fra vetrine e vicoletti fino alla piazza del Duomo con al centro una fontana Barocca detta 4 fontane. La cattedrale dedicata a San Nicola di Bari è in stile medievale, le sue facciate sono composte da grossi blocchi di pietra bianchi sormontate da merlatura, mentre il portale maggiore è in stile barocco.

Ci fermiamo a cenare in uno dei ristorantini del centro, rigorosamente cena a base di pesce.

Il giorno seguente finalmente mare, scegliamo la spiaggia di Isola bella, dove un sottile lembo di sabbia conduce all’ isolotto di roccia coperto da una verdeggiante flora. Per arrivarci prendiamo la scalinata che corre lungo la strada statale, ci mettiamo una mezzoretta ma la discesa è paesaggisticamente molto piacevole. Passiamo una rilassante mattinata su questa spiaggia di ciottoli, bagnandoci nelle sue acque cristalline che prendono tutte le sfumature dell’ambiente circostante.

Verso ora di pranzo ritorniamo su con la funivia, un servizio comodo e frequente. Io sarei rimasta ancora a mare, ma non vogliamo perderci uno dei più bei monumenti di questa città: l’antico Teatro greco romano un’importante testimonianza delle antiche origini della nostra cultura.

Si trova in una strategica posizione fra il mare e la città, scavato direttamente nella roccia, il lato del palco ha come scenario naturale lo Ionio e l’Etna. Le sue origini risalgono al III sec. a. C. ma fu poi ricostruito nel II sec. a.C. con caratteristiche romane. Costituito di mattoni di argilla rossa, ha grandissime dimensioni può infatti ospitare circa 5000 spettatori, oggi viene ancora utilizzato per spettacoli all’aperto.

Castelmola

Per la serata ci spostiamo a Castelmola il piccolo villaggio medievale che domina dall’alto Taormina, più tranquillo e raccolto rispetto a quest’ultima, vale ugualmente la pena di visitarlo. Anche qui troviamo una eccezionale terrazza a picco sul mare: Piazza Sant’Antonio, un elegante salottino che accoglie i turisti appena arrivati. Prende il nome dall’antico castello normanno di cui oggi restano solo i ruderi. Passeggiamo fra le sue pittoresche stradine, fino alla piazza del Duomo dedicato anch’esso a San Nicola di Bari. Il suo aspetto attuale è una commistione di stili arabo, normanno, romanico e gotico, spicca il suo bel campanile.

Qui ci fermiamo da Turrisi un eccentrico bar disposto su più piani con terrazzini da cui si può godere di un bell’affaccio sulla piazza, caratterizzato da “decorazioni” con simboli fallici. Assaggiamo il vino alle mandorle di loro produzione e stuzzichini di vario genere.

Anche questa tappa del viaggio ci è rimasta nel cuore, così come le altre città visitate finora, ovvero l’affascinante Palermo e quelle dell’interno dell’isola Piazza Armerina e Caltagirone. Da ora in poi ci spostiamo sulla costa tirrenica per goderci una settimana di relax al mare, ma anche da qui faremo diverse escursioni. Come sempre provate ad indovinare di quale meta sto parlando seguendo gli indizi sulla mia pagina Facebook e nelle stories di Instagram.

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